Nel 2005 un gruppo di giovani agricoltori del territorio Medicinese fonda AGRIBIOENERGIA Soc. Coop. Agricola, con il progetto di realizzare una filiera locale legata alle agroenergie.
“Il momento storico congiunturale, di una grande difficoltà di crisi economica delle colture convenzionali, il bisogno di ricercare qualcosa di nuovo e che sul momento non era mai stato provato ci ha spinti a creare il progetto Agribioenergia”.
“L’ idea di costruire insieme qualcosa che singolarmente non saremmo riusciti a fare: dal punto di vista produttivo, dal punto di vista finanziario, e dal punto di vista psicologico. Queste sono le ragioni per cui siamo entrati a far parte di questo gruppo.”
Dopo anni di studi e progettazioni, nel 2010 si avvia l’impianto, uno dei primi biodigestori della provincia di Bologna.
I soci, diventati nel frattempo 25, coltivano biomasse dedicate (mais e sorgo) e le conferiscono allo stabilimento dove è presente il biodigestore. L’impianto sfrutta il principio della fermentazione anaerobica, trasformando le biomasse in biogas e quindi in energia elettrica.
Dal raffreddamento del cogeneratore si ottiene energia termica, sotto forma di acqua calda a 80°C.
Al termine del processo di fermentazione si ottiene come sottoprodotto il “digestato”, massa organica che viene interamente utilizzata come fertilizzante sui campi dei soci della cooperativa.
Dal 2011, grazie al mutare del quadro normativo, si riesce a sostituire parte delle biomasse dedicate con sottoprodotti di origine vegetale come buccette di patate, cipolle e pomodori da industria, residui della lavorazione dei cereali e delle farine e di origine animale come liquame bovino, con approvvigionamento con filiera cortissima.
Per valorizzare l’energia termica dell’attività, si è avviato un lavoro di studio e ricerca che ha portato, nel 2014, a veder nascere una nuova branca aziendale relativa alla coltivazione essiccazione e lavorazione delle piante officinali.