IMPIANTO BIOGAS

BIOGAS CHE COS’È E COME SI PRODUCE:

Il BIOGAS è un combustibile gassoso naturale, formato principalmente da metano e da una miscela di altri gas, tra i quali l’anidride carbonica. Il biogas viene prodotto attraverso un processo di digestione anaerobica, ovvero la fermentazione in assenza di ossigeno e a temperatura controllata di biomasse. 

Lo scopo di Agribioenergia era quello di realizzare un impianto per la digestione di varie matrici organiche come mais, sorgo, liquami bovini, e sottoprodotti delle lavorazioni agroindustriali, per ottenere biogas e quindi energia elettrica e termica rinnovabili.

Ad oggi lo alimentiamo per il:

70% con sottoprodotti agroindustriali animali e vegetali
30% da colture dedicate (mais e sorgo)
Il processo di produzione genera anche un altro prodotto di risulta, il digestato.

Durante il ciclo di fermentazione che può durare dai 120 ai 180 giorni le biomasse subiscono alcune trasformazioni, tra cui l’estrazione del metano e la mineralizzazione delle sostanze nutrienti come azoto fosforo e potassio rendendole così direttamente assimilabili dalle piante, diventando un ottimo fertilizzante completamente organico. In questo processo le matrici si stabilizzano eliminando completamente gli eventuali cattivi odori.

L’uso di questi digestati come fertilizzanti, ha permesso una importante riduzione dell’uso di fertilizzanti di sintesi sui nostri campi.

Di fatto, quindi, l’impianto ha permesso di attivare una filiera che trasforma le produzioni agricole sia in forma di materie prime, che in forma di materie prime seconde, in energia elettrica e termica senza emissioni nell’aria e senza produzioni di rifiuti.

Produzione di energia elettrica e termica rinnovabili.
È una fonte di energia replicabile di anno in anno che sfrutta il sole e la fotosintesi delle piante.

L’utilizzo di sottoprodotti agroindustriali permette di ridurre l’inquinamento causato dallo smaltimento delle matrici agroindustriali e diminuire i costi.

Produzione di energia localizzata, più vicina al consumatore finale.

Possibilità di immagazzinare energia sotto forma di metano compresso o liquefatto.

Riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici di sintesi: il digestato è un ottimo fertilizzante organico.

L’utilizzo dell’energia termica massimizza l’efficienza energetica di questi impianti.